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Alle Autoren

E’ sempre così, per tutte… non bisogna stupirsi se proprio al momento di iniziare sorgono mille dubbi e domande. Sia alle più precise – che hanno addirittura segnato cosa fare passo passo – sia a quelle che non perdono un colpo e ricordano sempre tutto, succede di essere assalite da dubbi che in fase di colloquio con il medico non avevano minimante sfiorato la mente. A sentire il dottore era così semplice e lineare…“al giorno previsto dal protocollo inizi con la stimolazione
Ma dove fatta l’iniezione? E non ci sarà mica un orario migliore? Ma potrò fare tutto? Ma si possono avere rapporti? Ma nei prossimi giorni sarò fuori casa, come posso conservare il medicinale? O ancora certi sintomi strani sono effetti collaterali della cura o tutto frutto dell’immaginazione?

infermieraA rispondere a tutte le domande più strane, buffe, sensate e che sembrano anche stupide alle volte, al centro “Eubios” del gruppo Centri Fivet Prof. Zech di Merano ci sono le infermiere Carmela, Ulrike e Renata. Il loro compito, infatti, è quello di seguire le pazienti durante tutto il loro percorso di procreazione assistita. “E’ normale e naturale – dice Carmela – che tra noi infermiere e le pazienti si instauri un rapporto di fiducia e addirittura amicizia molte volte. Siamo noi che per mail o in rari casi posta o fax, trasmettiamo il piano terapeutico ad ogni paziente con le ricette dei medicinali, le precauzioni da avete, il timing di cosa fare e quando, oltre al protocollo da seguire in fase di pick up, transfert e post/trasfert.

“Il nostro contatto con ciascuna paziente però va oltre questo semplice passaggio di informazioni. Siamo donne prima di tutto e siamo qui in aiuto e a sostegno di altre donne che stanno vivendo uno dei periodi più difficili e delicati della loro vita. Le storie che arrivano qui toccano il cuore nel profondo e non andremmo a dormire soddisfatte se ci limitassimo a fare il mero lavoro che spetta a un’infermiera. Per questo, le mie colleghe ed io, così come i dottori, ci premuriamo che ciascuna coppia in base alla propria età, esperienza, situazione clinica, eventuale patologia e sterilità abbia oltre ad una terapia ottimale e soprattutto personalizzata, un sostegno individuale che metta al centro la persona. Noi siamo qui per dare aiuto e assistenza in qualunque momento; certo la e-mail è la modalità più veloce e immediata per comunicare ma sappiamo che in molti casi il sostegno fisico di una voce dall’altro lato del telefono può aiutare tanto per cui ci serviamo anche di quello.”

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Come prenotare la prima visita

February 14th, 2014

E dopo tante parole, ripensamenti, infinite nottate sul web a cercare esperienze simili sulla sterilità, ore a rincorrere il sogno più grande della vita, ecco maturata la decisione: “domani chiamo il centro Eubios di Merano per fissare la prima visita!”
Con cuore in gola, le dita lente compongono il numero sulla tastiera del telefono e mentre la linea suona libera la mente vola…l’esito negativo dell’ultimo test di gravidanza, le notti in bianco, le lacrime incondizionate; i tentativi non riusciti, le iniezioni di ormoni e la mano sicura delle ultime volte; e poi i risparmi, i sacrifici, i viaggi rinunciati e gli straordinari in ufficio. I pensieri si affollano e mentre si ha un senso di vertigini una voce gentile dall’altra parte risponde.

Primo contatto

“Qualcuna ha la voce rotta e quasi balbetta, qualcun’altra invece è un fiume in piena” – racconta Michela. Lei sono tredici anni che lavora come segretaria al centro Eubios di Merano e con la sua collega Stefanie di casi ne ha visti davvero tanti. Loro sono donne, e come ogni donna ci mettono il cuore nel loro lavoro. Sanno bene come sta chi è dall’altra parte del telefono e sanno altrettanto bene che ogni storia, anche diversa una dall’altra, finirà per coinvolgerle nel più profondo del cuore. Nei centri europei Fivet Prof. Zech di cui Eubios è partner è così: la coppia, la donna, sono  prima di tutto delle persone.

“Molte coppie arrivano qui come ultima chance, hanno già vissuto diversi insuccessi, altre invece iniziano con noi la strada della procreazione assistita. A portarle a Merano in molti casi sono i loro ginecologi, o anche il passaparola – prosegue Michela. Di routine i tempi per un appuntamento sono all’incirca di un mese ma tutto dipende dalle analisi che si hanno a disposizione. Senza determinate informazioni sul piano clinico della coppia è impossibile per il medico fare un’esatta diagnosi e poi una valida terapia. Siamo noi segretarie a consegnare alle future pazienti la lista degli esami da portare in occasione della prima visita. Se la coppia ha già tutta la documentazione logicamente accettiamo quella, sempre che però le analisi siamo state fatte non oltre sei mesi prima. Se sono precedenti suggeriamo di rifarli prima di venire qui; questo è molto importante per una corretta diagnosi e molti purtroppo lo sottovalutano e restano sorpresi quando chiediamo di ripeterli.”

“Certo è che se i tempi di attesa per determinate analisi fossero lunghi, in caso di valori comprovati, allora fissiamo la colloquio il prima possibile e in questo caso le analisi ci verranno spedite in seguito via mail appena pronte. Veniamo sempre incontro alle diverse esigenze perché sappiamo che il tempo è prezioso e che tantissime coppie arrivano da lontano per cui devono organizzare la trasferta ed eventuali pernottamenti. Abbiamo una convenzione con diversi hotel in città, nel caso si abbia bisogno ci si può rivolgere direttamente a noi. In ogni modo noi siamo qui per dare tutto il supporto possibile, anche durante il viaggio, se ci fosse necessità”.

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