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Le infermiere: un costante e continuo supporto

by | Published on 22. December 2014, in Uncategorized.
Procreazione assistita fivet

Procreazione assistita fivet

Durante i trattamenti di ICSI o IMSI la coppia affronta momenti particolarmente impegnativi sia dal punto di vista fisico che psicologico, che possono raggiungere il culmine, soprattutto per le donne in due fasi: quello che precedere il pick-up e quello che segue il transfert. In queste due step infatti, si è da sole a casa, lontane dalla struttura e per quanto ci sia il supporto del partner, si è spesso assalite da mille dubbi, domande, paure e preoccupazioni. E così i protocolli di cura assegnati dai medici – prima così chiari e ovvi – ora sembrano far nascere ogni tipo di incertezza.

Il nostro centro di Merano Eubios, parte del circuito centri di fecondazione assistita FIVET prof Zech, però non lascia mai da sola una propria paziente, soprattutto in queste due fasi. Lo staff delle infermiere, con le quali si viene a conoscenza fin dalle prime visite, è sempre raggiungibile tramite e-mail o telefono e questo è ciò che fa la grande differenza con i centri pubblici e quelli all’estero.

La prassi, salvo casi particolari, prevede che le pazienti si consultino con le infermiere per la trasmissione dei valori da monitorare in fase pre e post transfert. Sono poi loro che, consultato il medico, indicano come procedere. Ma loro ci sono anche per “altro”, ci raccontano Renate, Carmela e Ulrike.

“Molte pazienti chiamano per un conforto, per avere da parte nostra la tranquillità che tutto sta procedendo nel giusto modo; altre invece, imbarazzate, fanno domande ovvie ma in tutti i casi noi siamo qui a rispondere e dare ascolto perché il nostro lavoro è fatto prima di tutto di umanità”.

Stando al protocollo il rapporto paziente/infermiera prevede che durante la fase che precede il pick-up – ovvero quella che provoca la stimolazione follicolare attraverso l’assunzione di ormoni – le pazienti trasmettano alle infermiere i valori delle ecografie fatte secondo un preciso calendario, per il monitoraggio degli ovociti (numero e dimensione). Questo succede perché molte delle pazienti risiedono lontane dal nostro centro e quindi si recano presso strutture vicine a casa propria per controllare che si sta procedendo con il giusto dosaggio ormonale.

Il rapporto paziente/infermiere – dopo la fase vis à vis durante il giorno del transfert quando una di loro è sempre presente in sala – prosegue a distanza quando le pazienti contattano loro per comunicare, a distanza di 15/17 gg dall’impianto, i valori delle beta emersi dalle analisi del sangue. Anche in questo caso le infermiere si consultano con il medico per definire come procedere nella fase successiva.

Ma come già detto siamo persone e persone sono le coppie che vengono qui con il desiderio di avere un bambino per cui a quello che è stabilito dalla prassi e dai protocolli si affianca il sostegno, l’aiuto, il conforto e la gioia che tutto lo staff, medico e paramedico, è pronto a dare in ogni momento.


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